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Film Culinari
I film ”culinari” della storia del cinema non si contano davvero, l’interesse che ha unito questi due aspetti eterogenei dell’immaginario collettivo del ‘900, sembrano così in simbiosi in alcuni film che si esce dal cinema, sempre, con una gran fame. Gli esempi più eclatanti in questa parentesi cine-gastronomico, sono sicuramente film come “Il pranzo di Babette”, pietra miliare del cinema culinario e “La grande abbuffata”, sagra mortifera del grande regista italiano Marco Ferreri.
Nel primo caso siamo di fronte ad un vero e proprio pranzo, quasi girato in tempo reale, in cui il susseguirsi di pietanze e dolci, scandiscono una sorta di rivolta personale di Babette contro l’austera piccolezza intellettuale cittadina.
Babette era infatti cuoca sopraffina in un caffè di Parigi, prima di entrare a far parte dei moti rivoluzionari, che la costringono a scappare ed a trovare asilo presso due anziane sorelle, e sarà proprio a loro che il pranzo verrà dedicato, come ringraziamento per averla ospitata per 14 anni.
Altro film della nostra lista è, come detto, “La grande abbuffata”, di Marco Ferreri, un film che racconta il suicidio, anomalo, di un gruppo di amici, che decidono di mangiare tanto, fino ad ammazzarsi.
Ferreri gira una satira feroce contro la società consumistica che lo circondava e soprattutto gira una satira della borghesia, che divora tutto sino a morire ingozzata. Se il precedente film di cui vu abbiamo parlata, vinse un meritatissimo ©Oscar come miglior film straniero, questo di Ferreri, presentato in mezzo ad innumerevoli polemiche al Festival de Cannes del ’73, porta ancora oggi il suo carico di causticità e provocazione, anche a distanza di 20 anni, ancora facciamo fatica a sopportare senza batter ciglio, le innumerevoli mangiate senza gusto, che I personaggi si ostinano ad ingozzare per tutto il film.
Cambiando completamente registro, ed arrivando ad una cucina intesa più come piacere spirituale che come bene di semplice consumo, o peggio, morte, arriviamo al riuscitissimo e felice film di Ang Lee, Mangiare bere, uomo, donna, una pellicola di una delicatezza rara, che attraverso I piatti più spettacolari della cucina cinese, ci porta in un nucleo famigliare dove I destini dei protagonisti e la loro felicità è appesa ad un soffio.
Come in ogni commedia che si rispetti il tutto si risolverà per il meglio, anche con un finale a sorpresa, che nessuno, e dico proprio nessuno, se lo sarebbe mai aspettato, il tutto condito da “Pasticcio di ali di Drago”, manzo al curry e involtini primavera.
Concludiamo con il dolce, “Chocolat”, film campione d’incassi delle passate stagioni, atipico nella storia, come nei toni nel raccontarla, infatti, grazie alla bellezza ed alla grazia di Juliette Binoche (premio ©Oscar), e il carisma ed il fascino di Johnny Depp, possiamo visivamente assaggiare I migliori manicaretti e dolci che mente umana abbia concepito a base di cioccolato, la storia di una lotta contro il perbenismo ed il puritanesimo di una piccola cittadina francese, fanno da veicolo per una storia d’amore a base di cioccolate e cioccolatini a qui alla fine nessuno potrà resistergli, il film, che prese ben 5 nomination, è sicuramente il ritratto migliore, degli ultimi anni, s’intende, della mentalità provinciale che dilagava all’interno dei paesini francesi degli anni ’60.
Consigliamo a tutti di vedere questi film prima di mangiare, così che in loro rinasca il sapore ed il ricordo di pietanze così gustose.