Tra i più importanti produttori della storia del cinema, Dino De Laurentiis si è affermato dapprima in Italia e poi all'estero, con una lunga e prestigiosa attività di scoperta e sostegno dei massimi registi internazionali, contribuendo in modo decisivo all'affermazione del cinema italiano nel mondo. Numerosi i titoli significativi e rimasti celebri da lui prodotti, sia nel cinema d'autore, sia nel cinema di genere, con film dove la ricerca del successo si è sempre accompagnata alla qualità artistica.
Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1919, dopo aver lavorato nel cinema come comparsa, attore e aiuto alla regia, a soli 20 anni produsse il primo film. Iniziò ad affermarsi nell'immediato dopoguerra producendo film di Alberto Lattuada (11 bandito, 1946) e Giuseppe De Santis (Riso amaro, 1949), pellicola che lanciò Silvana Mangano, divenuta più tardi sua moglie. Negli anni Cinquanta, De Laurentiis fondò una società di produzione assieme a Carlo Ponti, con il quale realizzò alcuni dei più significativi capolavori del cinema italiano dell'epoca, tra cui Europa '51 di Rossellini, L'oro di Napoli (1954) di De Sica, La strada (1954) e Le notti di Cabiria (1957) di Fellini, gli ultimi due titoli vincitori dell'Oscar per il miglior film straniero. Nel 1956 allargò la propria attività all'estero, producendo Guerra e pace di King Vidor. Dopo la scioglimento della società con Ponti nel 1957, De Laurentiis finanziò opere di grande importanza come La grande guerra di Monicelli (Leone d'oro a Venezia nel 1959) e La dolce vita (1960) di Federico Fellini.
All'inizio degli anni Sessanta realizzò un gigantesco complesso di studi cinematografici che chiamò Cinecittà, dove alternò la produzione di opere di grande impegno finanziario (La Bibbia di John Huston), a opere di grande importanza culturale come Lo straniero (1967) di Luchino Visconti.
Nel 1971, dopo aver venduto Cinecittà, De Laurentiis si trasferì negli Stati Uniti, dove confermò il suo talento nel saper produrre film significativi, alternando opere di genere e impegnative opere d'autore. Produsse così titoli di successo quali Serpico (1973) di Lumet, I tre giorni del condor (1975) di Pollack, King Kong (1976) di Guillermin, Flash Gordon (1980) di Hodges, Il Bounty (1984) di Donaldson, L'armata delle tenebre (1996) di Sam Raimi, ma continuò anche a finanziare maestri di prima grandezza quali Robert Altman, Ingmar Bergman, Michael Cimino, Milos Forman, David Lynch. Attualmente sta realizzando il kolossal sulla vita di Alessandro Magno, interpretato da Leonardo Di Caprio e diretto da Baz Luhrmann.
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