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Martin Scorsese
Martin Scorsese è nato il 17 novembre 1942 a Flushing, New York secondogenito di Charles e Catherine Scorsese (li abbiamo visti spessissimo come comparse nei suoi film ),ha sviluppato si dalla tenera età una forte passione per il cinema, probabilmente a causa di una malattia respiratoria che ne minava le normali attività ricreative di un ragazzo.
Fin da piccolo ha coltivato l'amore cinefilo anche per l'impossibilità, a causa di una forte asma, a partecipare alle normali attività ricreative dei coetanei.
Cresciuto con una educazione fortemente cattolica, che ne influenzerà non pochi aspetti dei suoi film, studia per diventare prete, ma la vocazione naturale si fa presto sentire e si iscrive così alla scuola di cinematografia dell'università di New York, dove gli viene data la possibilità di produrre e dirigere i primissimi lavori con la macchina da presa.
Arriviamo quindi nel 1969 e Scorsese all’età di 27 anni, dopo una lunga serie di lavori sperimentali, gira in completa autonomia il suo primo lungometraggio "Chi bussa alla mia porta?", con la presenza dell'attore Harvey Keitel, non ancora noto al grande pubblico.
Oltre che essere la prima produzione importante di Scorsese è anche il film che da inizio al sodalizio, durato poi anni, con il produttore Thelma Schoonmaker, che darà un forte impulso alla visionaria capacità del regista di mettere la vita in immagini.
Inizia ad insegnare nella sua stessa scuola come insegnante di ruolo annoverando fra i suoi studenti registi che si sarebbero presto mostrati come Oliver Stone e Jonathan Kaplan, e distribuisce "Street scenes", un documentario su una dimostrazione studentesca del Maggio del 1970 che si opponeva all'invasione americana in Cambogia.
La vita dell’insegnante però non fa proprio per lui, e lascia New York per trasferirsi a Hollywood, impiegando il suo ingegno come produttore tutto fare di film che spaziavano per argomenti da "Woodstock" a "Elvis on tour" guadagnandosi la nomea "the Butcher".
Riesce a trovare un finanziatore e distributore per il suo prossimo film nella American International Pictures di Roger Corman, "Boxcar Bertha" del 1972, con Barbara Hershey e David Carradine.
Non si lasica sfuggire questa nuova occasione e con lo stesso staff tecnico ritorna a New York e lavorara al suo primo capolavoro, il dramma "Mean street" del 1973, una pellicola che va a delineare praticamente tutte le caratteristiche dei suoi prossimi film come l’uso costante antieroi, tecniche di fotografia e regia all’epoca molto inusuali, ossessioni che si contrappongono tra la religione e la vita dei gangster, e l'uso evocativo della musica popolare e la collaborazione sempre con Keitel e soprattutto Robert de Niro, che da ora sarà uno dei suoi attori principe in tutte le pellicole.
Con questo film Scorsese, si mette alla testa di una serie di nuovi cineasti che segneranno la storia del cinema degli anni ’70 e non solo.
Per rispondere all’accusa che non sapeva dirigere un film di donne ma solo film di gangster, martin in tutta risposta si trasferisce in Arizona per girare "Alice doesn't live here anymore – Alice non abita più qui" del 1974, con il risultato complessivo di far ottenere un oscar come migliore attrice a Ellen Burstyn e la nomination come migliore attrice non protagonista per Diane Ladd.
Sempre come schiaffo a chi lo vedeva chiuso in cliché , gira l'"Italo-americano" del 1974, una specie di documentario sull’esperienza degli immigrati italiani e sulla vita nella Little Italy di New York, dove gli attori sono anche i suoi genitori. (fece dire anche la ricetta della salsa di pomodoro di sua madre).
La stagione dei capolavori non è però finita, infatti fa seguito a questa breve parentesi documentaristica il torvo e cupo "Taxi driver", un film che negli anni è diventato leggenda e vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1976.
Il film può anche vantare l’ultima partitura di Bernard Hermann, compositore dei principali film di Hitchcock e Welles.
Dato che ormai non si può più permettere di sbagliare, non gli sembra certo il caso di ripetersi con un altro filmo metropolitano incentrato sull’alienazione e gira un meraviglioso musical "New York, New York", 1977, ancora con Robert De Niro affiancato questa volta da Liza Minnelli.
Ma il bersaglio agognato non viene questa volta centrato e la critica ed il pubblico non riconoscono l’effettivo valore che la pellicola possiede.
L’insuccesso lo getta in una crisi professionale, che non è tuttavia destinata a durare molto, infatti riprende subito a lavorare al documentario sull'ultima esibizione del gruppo "The Band", ed film concerto "L'ultimo valzer" arriva nel 1978, provocando veri e propri deliri nel mondo del festival e tra i fan della pop music.
Poteva dirsi reintegrato a pieno titolo nello star system cinematografico e poteva dedicarsi a quello che è tutt’oggi considerato uno dei film più belli degli anni ’80, "Toro scatenato", un film basato sull'autobiografia del boxer Jake LaMotta, sempre con Robert de Niro a qui viene attribuito un meritatissimo oscar.
Non poteva certo fermarsi e gira subito dopo "Re per una notte", dove riesce ad utilizzare al meglio la presenza di un inedito Jerry Lewis in una parte drammatica.
Arriviamo velocemente nel 1983 e Scorsese realizza quello che è sempre stato il suo sogno, sin da ragazzo, realizza un film che più religioso non si può sulla vita di Gesù adattando il meraviglioso romanzo di Nikos Kazantzakis.
Forse il risultato è però diverso dal previsto, infatto il film "L'ultima tentazione di Cristo", solleva un intero sciame di proteste solo per il fatto di aver dato a Cristo una dimensione di uomo, prima che divina.
Ovviamente le proteste non fanno altro che portare il film agli onori della gloria ed il successo gli arride ancora cone "Il colore dei soldi", dove partecipano Tom Cruise e un grande Paul Newman, che finalmente riceve l’oscar che gli era stato negato per il film “Lo spaccone” di un ventennio prima.
Dopo aver collaborato con Francis Ford Coppola e Woody Allen al trittico del 1989 "New York stories", Martin Scorsese inizia a lavorare all’ennesimo capolavoro, "Goodfellas – Quei bravi ragazzi". Girato nel 1990, il film esamina dettagliatamente il sottobosco criminale di New York, facendo guadagnare all'attore Joe Pesci un Oscar come attore non protagonista.
Come da contratto con la Universal Picture che gli ha permesso di girare "L'ultima tentazione di Cristo", Scorsese deve dirigere un film commerciale, ed il risultato è sempre di altissimo livello, "Cape fear" del 1991.
Con il successivo "L'età dell'innocenza" (1993) si rivela regista supremo dando una totale svolta alla sua carriera, il film infatti non tratta ne di gangster ne di vendette ma di una delicatissima storia d’amore, mostrando le abitudini sociali piene d’ipocrisia della New York della metà del secolo.
Il film non rivece il successo di pubblio che merita e nel 1995, ritorna sulla breccia con due nuovi film. Il primo, "Casinò" ingiustamente accusato di essere un “Goodfellas” in tono minore, nulla di più falso, mentre il secondo "A century of cinema - A personal journey with Martin Scorsese Through American cinema" è uno splendido ritratto della nascita di Hollywood e dei film che ne hanno fatto la sua storia.
Nel 1997 porta a termine, forse, il suo film più anomalo, lo splendido "Kundun", una meditazione sugli anni formativi del Dalai Lama in esilio e, nello stesso anno riceve un'onorificenza a vita dall'American Film Institute.
Si prende alcuni anni di meritatissimo riposo e ritorna alla regia nel 1999 con "Al di là della vita", che segna il suo ritorno all'ambiente nella New York contemporanea.
Una scelta che viene confermata con "Gangs of New York" (ennesimo capolavoro con protagonisti Cameron Diaz, Leonardo Di Caprio e Daniel Day-Lewis), in cui il regista tenta un'analisi delle radici profonde che stanno alla base della costituzione di una città complessa e contraddittoria come New York e, in senso traslato, di tutta l'America.

La sua filmografia completa è:

Bob Dylan Anthology Project (2005) (Annunciato per la TV)
The Aviator (2004) (post-produzione)
Lady by the Sea: The Statue of Liberty (2004) (Per la TV)
"The Blues" (2003) (minisrie TV l’episodio "Feel Like Going Home")
Gangs of New York (2002)
Bringing Out the Dead – Al di là della vita (1999)
Il mio viaggio in Italia (1999)
Kundun (1997)
Personal Journey with Martin Scorsese Through American Movies, A (1995) (Per la TV)
Casino (1995)
Michael JAckson: Video Greatest Hits - HIStory (1995) (video musicale)
The Age of Innocence – L’età dell’innocenza(1993)
Amazing Stories: Book Four (1992) (l’episodio "Mirror, Mirror")
Cape Fear (1991)
Made in Milan (1990)
Goodfellas – Quei Bravi Ragazzi (1990)
New York Stories (1989) (L’episodio "Life Lessons")
Location Production Footage: The Last Temptation of Christ (1988)
The Last Temptation of Christ - L’ultima tentazione di Cristo (1988)
Bad (1987)
The Color of Money (1986)
"Amazing Stories" (1985) (Serie TV nell’episodio "Mirror, Mirror")
After Hours (1985)
The King of Comedy(1983)
Raging Bull (1980)
American Boy: A Profile of: Steven Prince (1978)
Last Waltz, The (1978)
New York, New York (1977)
Taxi Driver (1976)
Alice Doesn't Live Here Anymore (1974)
Italianamerican (1974)
Mean Streets – Mean Streets, domenica in chiesa, lunedì all’inferno(1973)
Boxcar Bertha (1972)
Street Scenes (1970)
Big Shave, The (1967)
Who's That Knocking at My Door? (1967)
It's Not Just You, Murray! (1964)
What's a Nice Girl Like You Doing in a Place Like This? (1963)
Vesuvius VI (1959)